Assistiamo spesso alla discutibile tendenza da parte dei proprietari di quantificare l’amore per i cani nel numero degli stessi che possiedono.
Prendersi cura nel modo corretto di un solo cane, in una famiglia normale, richiede tempo, energia e qualche soldino.
Prendersi cura di due cani risulta spesso un compito davvero arduo, specialmente se si tratta di soggetti giovani o con qualche problemino nel comportamento. Dal terzo in su la cosa potrebbe trasformarsi in un vero e proprio inferno…
Ogni soggetto ha una sua personalità, un suo livello di socialità, territorialità, combattività, competizione, tempra, timidezza, ha dei gusti propri e delle simpatie indiscutibili, delle paranoie e delle convinzioni ben fissate.
Inserire un cane nel nuovo ambiente famigliare è cosa già di per se complicata : in presenza di altri quadrupedi , specie se di uguale sesso e di forte “carattere” , potrebbe far perdere qualche annetto di vita al ,seppur volenteroso, proprietario.
Il suggerimento è sempre lo stesso : valutare attentamente le proprie caratteristiche, il tempo che si avrà a disposizione, (anche nel lungo periodo) , farsi un serio esame di coscienza relativo alle proprie capacità di gestione.
Poi passare alla fase valutativa del soggetto nuovo arrivato : la cosa sarà più facile se l’adozione avverrà in allevamento, meno se da canile od associazione . Starà al proprietario informarsi tempestando di domande l’ente dal quale il cane proviene e magari proporre un periodo di prova per accertarsi della compatibilità caratteriale del nuovo arrivato con gli animali preesistenti.